Il trauma e l'EMDR

"Il trauma è personale. Anche se viene negato, esso non scompare.
Quando ignorato o negato, le grida silenziose continuano interiormente
e vengono sentite solo da chi ne è prigioniero.
Quando qualcuno entra in quel dolore e sente le urla, la guarigione può iniziare."
D. Bernock
Che cosa sono il trauma e l'EMDR  - Dr. Cristina Pucci Psicoterapeuta - Faenza

Cos'è

La parola "trauma" deriva dal greco e fa riferimento ad una lacerazione, ad una ferita che sanguina, i cui effetti si riscontrano su vari aspetti di vita dell'individuo. Per le sue caratteristiche, il trauma non riesce ad integrarsi nel sistema psichico di una persona e minaccia di frammentare la coesione mentale.

Quando si vive un'esperienza traumatica e dolorosa che non si riesce a dimenticare e ossessiona, il ricordo di quel vissuto traumatico si congela e non si riesce ad elaborare. Proprio quel ricordo continuerà a cortocircuitare nel cervello generando ansia e una serie di sintomi spiacevoli.

È qui che agisce uno dei metodi più efficaci per la cura del trauma, l'EMDR, poiché attiva gli emisferi cerebrali, sblocca il ricodo, lo rimette in circolo stimolando la formazione di nuove connessioni neurali e quindi di nuovi significati utili.

Alcuni sviluppano sintomi dissociativi oppure un DTSD (Disturbo post traumatico da stress) o stati d'ansia e allarme elevati.

Esistono diversi tipi di trauma a cui ciascuno può andare incontro e il modo in cui ciascuno reagisce e vive il trauma porta ad una maggiore o minore elaborazione dello stesso: per questo, si dice anche non traumatico l'evento in sè ma come la persona lo esperisce e, di conseguenza come reagisce, se in maniera adattiva e funzionale, avrà meno possibilità di sviluppare sintomi collegati al trauma.


I traumi possono essere "t" (piccoli traumi), che derivano da esperienze relazionali distorte, specialmente con le figure di accudimento (trascuratezza fisica o emotiva, violenze psicologiche, fisiche, sessuali, triangolazioni familiari, conseguenze di una separazione, ecc.); e "T" (grandi traumi), ovvero tutti quegli eventi che portano alla morte o minacciano l'integrità fisica propria o delle persone care (catastrofi naturali, incidenti, attentati, lutti, ecc.)


I sintomi possono essere di:

  1. natura intrusiva, cioè ricordi, sogni, flashback soprattutto in risposta a situazioni che richiamano l'evento traumatico;
  2. di natura evitante, in particolare di stimoli associati all'evento traumatico, sia di ricordi, ma anche persone o luoghi;
  3. alterazioni negative di pensieri, emozioni, e sviluppo di convinzioni negative su se stessi, gli altri, il mondo;
  4. marcate alterazioni del livello di arousal (allarme) come comportamento ansioso, rabbioso;
  5. disturbi del sonno.
"Penso che quest'uomo stia soffrendo
a causa dei suoi ricordi"
S. Freud

Come si cura

Come si cura il trauma con l'EMDR - Dr. Cristina Pucci Psicoterapeuta - Faenza

L'EMDR (Eye movement Desensitization and reprocessing) è una delle cure psicoterapiche più utilizzate per la cura dei "t" e dei "T".
Quello che viene trattato in una seduta EMDR è il ricordo o i ricordi delle esperienze traumatiche che vengono desensibilizzati attraverso la stimolazione alternata dei due emisferi cerebrali.


Il presupposto che il ricordo traumatico sia stato immagazzinato insieme ai pensieri ed emozioni distorte ma non elaborato a livello corticale. Quello che succede dopo il trattamento con EMDR è che il soggetto ricorda ancora l'evento, ma come realmente appartenente al passato e ristrutturato in termini emotivi e cognitivi, pertanto meno doloroso. Gli studi dimostrano che questo metodo è uno dei più efficaci per la cura e la risoluzione dei sintomi associati al trauma.


Alla fine di una o più sedute di EMDR, le connotazioni negative legate al ricordo svaniscono e vengono sostituite con sensazioni neutre se non positive.


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